In questi 10 anni, tra consulenze e trattative andate a buon fine, solo in due occasioni ho trovato difficoltà non legate direttamente ai soldi. Vi spiego che cosa intendo.
Quando si discute di un nuovo progetto (es. con una proprietà immobiliare per la stipula di un nuovo contratto di locazione), l’idea commerciale e la presentazione di un business plan adeguato sono sicuramente tasselli importanti per la decisione finale del proprietario, che può accettare o meno l’inquilino, ma ciò che influisce maggiormente durante la trattativa sono il livello economico e le garanzie.
Ci sono alcune posizioni a Milano, come il circuito Brera o il circuito Corso Como (con il termine “circuito” intendo zone ristrette che col tempo si sono trasformate in veri e propri “circoli per pochi”) che sono irraggiungibili, pur avendo un grosso background alle spalle. Mi è capitato ultimamente di approcciarmi ad una trattativa per uno spazio in Corso Como: il mio cliente disponeva di grosse garanzie e di grandi possibilità economiche per lo sviluppo del proprio format, ma questo non ha inclinato l’ago della bilancia dalla nostra parte. Seduti al tavolo per concludere il contratto, abbiamo provato a far leva (e gola) con un assegno di alto valore, ma lo stesso giorno il “pesce più grosso” ha rilanciato, in modo grossolano, aggiudicandosi lo spazio. Il tutto sembrava essersi trasformato in un’asta.
Potrei raccontarvi di tante altre situazioni analoghe per farvi capire quanto il denaro, praticamente da sempre, fa prendere alle persone decisioni affrettate, senza considerare tutte le sfumature. Per questo motivo ripeto ai miei partner e clienti di uscire da una mentalità commerciale basata strettamente sull’immagine, ma di tenere il business concentrato sui costi fissi e sugli investimenti sensati.
Non esistono solo i circuiti come zone ad alto potenziale: basti pensare, per esempio, a via Carlo Tenca a Milano, per molti ancora sconosciuta. Nel giro di un anno è passata da essere polo del commercio all’ingrosso di abbigliamento ad uno status per la ristorazione: ha attirato immobiliari da bilioni di euro e format ingolositi ad aprirci un nuovo punto vendita …ed è diventata quasi un circuito!
Prossimamente, ho intenzione di portare in questo blog un nuovo format, raccontato direttamente dai miei clienti di come hanno saputo scegliere degli spazi all’apparenza “comuni”, e di come li hanno trasformati in epicentri attrattivi per gli investitori del settore. Un estratto sul campo che penso possa avere un’utilità pratica a tutti coloro che desiderano diventare risto-imprenditori.